Articolo a cura di @Pierotto87, admin di PoGoLecce.
Il racconto sugli incontri dei caposquadra di Pokémon Go e i tre leader del Team Go Rocket, riassunti in questo articolo, sono raccontati nel sito ufficiale Niantic.
L’arrivo del Team Go Rocket è stato come un fulmine a ciel sereno nel nostro gioco preferito, Pokémon Go. Fin da subito abbiamo potuto capire che, quando sul nostro cammino ci imbattevamo in un Pokéstop nero, potevano essere solo due cose da fare: affrontare la sfida e liberare un Pokémon ombra dall’influsso malvagio a cui era stato costretto a sottomettersi, oppure far finta di nulla e andare oltre.
Da quando il TGR (Team Go Rocket) ha fatto il suo ingresso nel gioco, molti sono stati i Pokémon ombra che si sono presentati davanti a noi durante le lotte e molti altri ancora saranno quelli che dovremmo affrontare in futuro. Da Rattata a Snorlax, passando per Abra, Electabuzz, Magmar, Gyarados, Hypno, Marowak e via dicendo, il passo era breve e il fatto di essere diventati ombra, dona loro una potenza mai vista prima, che fa sudare freddo anche i leggendari più potenti. Già in passato Game Freak e Nintendo ci hanno dato un assaggio della potenza dei Pokémon ombra grazie ai giochi spin-off che si collocano tra i giochi di terza e quarta generazione. Questi spin-off sono “Colosseum e XD“, dove potevamo vestire i panni di ranger pronti ad affrontare le reclute capitanate da Giovanni per purificare quanti più Pokémon possibile dall’influsso malefico a cui erano stati sottoposti. Purtroppo questi due giochi non sembrano aver avuto il successo sperato. Infatti, al momento i Pokémon ombra per Nintendo sono solo quelli delle prime tre generazioni. Niantic sembra voler portare avanti il progetto lasciato a metà, infatti in occasione del suo C-Day, Turtwig (Pokémon di quarta generazione), è stato inserito nel parterre dei Pokémon ombra rilasciati dalla nota casa produttrice dal gioco Pokémon Go.
E anche Giovanni sembra non voler mollare. È lui infatti il “Boss finale” che si presume saremo costretti ad affrontare nel prossimo futuro. Per giunta, il TGR sembra che non abbia solo le reclute al suo servizio, ma ben tre leader che a tratti sembrano le nemesi dei nostri tanto amati Caposquadra: Blanche, Spark e Candela.
Arlo, Sierra e Cliff, questi i nomi dei boss, sembrano essere più forti delle semplici reclute e sicuramente ci daranno del filo da torcere durante le nostre battaglie. Ora più che mai, bisogna dunque capire dove si trova il quartier generale del TGR e sventare la minaccia il prima possibile.
Anche Il nostro Prof. Willow si è messo all’opera e ha fatto delle scoperte interessantissime. Sembra infatti che quando una recluta, abbandona il Pokéstop a seguito della sconfitta in una lotta contro di noi, oltre ad abbandonare un Pokémon ombra, lasci anche degli oggetti metallici misteriosi e che servano allo scopo di recuperare quante più risorse possibili dai Pokéstop assediati. Ma come sappiamo, il nostro Prof. Willow vede oltre e con l’aiuto dei caposquadra ha cercato di usare questi oggetti per scoprire il quartier generale del TGR, creando una sorta di radar, purtroppo ancora non funzionante. È proprio in questo momento che l’aiuto di Blanche, Spark e Candela si è rivelato essenziale.
Il primo incontro inatteso è capitato proprio a Blanche che, anche se porta con se gli ideali di tutto ciò che è saggezza, era molto turbata alla vista del primo dei tre boss del TGR, Cliff. Durante una perlustrazione con Willow per cercare di testare il radar non ancora funzionante, hanno messo piede dove non dovevano (o forse sì), incontrando uno dei boss che con aria sorprendentemente tranquilla, gli ha intimato di andarsene. Per Willow era la soluzione migliore al problema e ritornati al laboratorio, Blanche si è messa subito al lavoro per elaborare le informazioni raccolte.
In seconda battuta è toccato poi a Spark incontrare la sua nemesi, ossia Sierra. Spark era preoccupato del fatto che il TGR oltre a rubare le risorse dai Pokéstop ombra, potesse mettere le mani sulle uova rilasciate e ha cercato di recuperarne il più possibile. Immaginate un po’ voi che disastro sarebbe se diventassero ombra anche i Pokémon baby e l’istinto naturale di Spark aveva preso il sopravvento. Dovevano essere salvate! Purtroppo l’avventura del nostro caposquadra giallo ha avuto vita breve e anche Sierra, con tono stranamente calmo, ma con aria di saper il fatto suo, ha preferito non lottare e dar modo a Spark di tornare indietro. Al suo ritorno, Willow era molto arrabbiato per l’accaduto, dato che Spark aveva preso il prototipo del radar non ancora funzionante, col rischio che andasse perduto o che si rompesse, ma Blanche si è accorta che invece erano state aggiunte ulteriori informazioni e i due si sono messi subito all’opera per analizzarle.
Candela invece era quella dei tre che si sentiva più oppressa dalla situazione. Per farla svagare un po’, Willow le ha proposto di andare verso un campo di Ponyta poco distante. Durante il tragitto, la nostra team leader rossa, si è sfogata e ha raccontato che lei e Arlo (ultimo dei tre boss del TGR) un tempo erano compagni di squadra e facevano parte entrambi del Team Valor. Racconta anche che quando lei è diventata Team Leader rosso, Arlo ha misteriosamente lasciato la squadra per non fare più ritorno. Quando Candela ha saputo che Arlo era entrato a far parte di quella associazione cosi malvagia, non poteva credere a quanto era venuta a sapere, si domandava infatti cosa fosse preso al suo ex compagno di squadra e non capiva per nulla la sua scelta. Appena Candela e Willow arrivarono al campo dei Ponyta, la scena che gli si presentò davanti ai loro occhi era qualcosa di inimmaginabile. Avevano infatti visto Arlo circondato da una miriade di Pokémon ombra. Quello che tutti si aspettavano era che Candela, guidata dalla sua impulsività, ingaggiasse una lotta contro il suo ormai rivale, ma non lo fece. Restò stranamente calma e insieme a Willow decisero di tornare indietro, dato che erano in netta minoranza e non ce l’avrebbero fatta.
Al ritorno in laboratorio, anche i dati forniti da Candela vennero aggiunti a quelli dei suoi colleghi. Quello che era stato analizzato fino a quel momento aveva portato a scoprire che l’aiuto degli allenatori di tutto il mondo era essenziale e che da soli non si può fare molto, neanche se sei un Team Leader.
Sicuramente bisognerà unire le forze per affrontare la minaccia incombente, ma adesso il radar è funzionante e possiamo finalmente cercare la posizione di Giovanni.
Forza allora, uniti vinceremo!